lunedì 1 luglio 2013

Il forestiero

Il camposanto di Lavagna è forse il più suggestivo del levante ligure; lo chiamano "la mini Staglieno".
Lungo il viale piastrellato, arcangeli dai bicipiti marmorei contendono la scena a distinti signori in doppiopetto e legittime consorti, a Lords per sempre piccoli e a bianchissime beatrici soavenmente tristi ; mentre tutt'intorno s' innalzano superbe le guglie delle cappelle di famiglia,a serbare intatta l'immobile maestosità del luogo.
Ed ecco, un frullio d'ali e frasche; una piuma veleggia lieve per scendere poi a chiosare un'iscrizione tombale,come una virgola nera. Mi accosto alla siepe e guardo: il forestiero è un merlo,con l'occhietto sgranato nella trama fitta del fogliame e il cuore che pulsa veloce nel gozzo contratto di paura. Paura di perdere la vita e il suo gran becco giallo. D'un tratto è il più bello qui dentro.

3 commenti:

  1. Un affresco molto prezioso ed efficace, scritto con grande raffinatezza e capacità di comunicare il genius loci, lo spirito di un luogo come quello di questo cimitero sul mare, in quella meravigliosa riviera. Il merlo è una presenza che incarna sia il nero della morte che il colore della vita e la paura di perderla. La sua bellezza è un invito a proseguire il nostro viaggio in questa esistenza che non capiremo mai de tutto.
    Complimenti!

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  2. A volte la critica contribuisce attivamente a dar valore a un testo.E' questo il caso. Complimenti!

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  3. che meravigliosa descrizione, molto suggestiva! lo visiterò appena torno giù a farmi un weekend a casa! un bacio!
    Carola

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