mercoledì 22 febbraio 2012

Le bambole non inciampano

Sono passate davanti alla scritta "Ricordati di essere felice",e felici sembrano davvero, mentre si affrettano verso il binario nove con l'allegria scomposta della loro eta'. Una scivolata su un tacco "ballerino" condita da uno scoppio di risa ed eccole sedute in treno, la cintura dei jeans troppo stretti un po' allentata, le scarpe in un angolo e la vaschetta del ketchup a portata delle patatine fritte che vi si tuffano al ritmo dei discorsi. Parlano parlano parlano...Parlano e ridono. Chiacchierano di moda(?)...di ragazzi(?)...di sogni e progetti(?)...dei gossip della rivista che ogni tanto sfogliano(?)...Chissa'...Non si capisce il significato delle parole, ma ascoltarle e' piacevole, perche' quelle africane sono lingue dell'incontro,dirette e accoglienti come un sorriso o un buon piatto di mafe'.
Poi il treno si infila nella galleria di Rapallo e d'un tratto l'atmosfera cambia: le ragazze frugano silenziose nelle borsette e tirano fuori phard, rossetti e fondotinta con la stessa composta rassegnazione di un impiegato dopo la pausa pranzo. Un velo di stucco uniforme copre fossette e brufoli di un'adolescenza fin troppo vicina e le labbra straripano di rosso come i papaveri straziati di Van Gogh.Poi il rimmel..ombretti blu verde rosa..qualche neo disegnato ad arte .. il profumo spruzzato dentro la scollatura sempre piu' ampia..E una furia inespressa nel riavviare i capelli, che nemmeno cento colpi di spazzola riuscirebbero a placare. Sono pronte;appena in tempo per il capolinea. Si avviano in fila verso l'uscita,come topolini dietro a un pifferaio invisibile ma tragicamente capace di trasformare donne imperfette e vive in tristissime bambole col cartellino del prezzo. Niente piu' tacchi "ballerini" e risate scendendo dal treno:le bambole non inciampano.

domenica 5 febbraio 2012

..............!!



......Cosa aggiungere?......
...Scendete alla stazione di Genova P.Principe e lo vedrete, scarabocchiato su un pilastro fra la tabaccheria e il parcheggio dei taxi..Li' dove le persone vengono e vanno, destreggiandosi frettolosamente fra i vari doveri; doveri lavorativi....morali....sociali.....estetici.....culturali....economici..... Tanti "memo" segnati in agenda a cui adempiere in vista del benessere, della FELICITA'. Perche', come ben si sa, la felicita' e' un diritto. Ma se fosse anche e soprattutto un DOVERE? Il dovere di anteporre (di tanto in tanto, almeno) l'immediato all'avvenire...la cicala alla formica....il viaggio al percorso...l'uovo di oggi bevuto fresco fresco, in barba al buon(?)brodo della vecchia gallina di domani. Chicchirichììì!!!